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Fine di una relazione: come superarla?

Fine di una relazione: come superarla?

“Soffro per amore. Voglio cancellare questo dolore insopportabile e tornare la donna forte e indipendente che ero”.

V., qualche giorno fa, mi ha contattato con una richiesta ben precisa. Il suo partner l’ha lasciata dopo 11 anni di relazione.

Da quando se ne è andato, non mi ha più cercato, è sparito nel nulla. Ho sentito la sua voce ogni giorno per tanti anni e ora è solo un ricordo atroce che mi lacera nonostante mi sforzi di scacciarlo, esattamente come lui ha fatto con me.”

Come è possibile che sia finita”? Si chiede, stropicciandosi nervosamente il viso con le mani.

La fine di una relazione sentimentale è un boccone durissimo da digerire: subiamo un’amputazione emotiva che ci obbliga a vivere a metà, proprio con quella parte più dolorosa che rimane della nostra identità.

Non a caso – a tal riguardo – mi viene in mente il “Visconte dimezzato” di Calvino, squarciato in due durante una battaglia e costretto a vivere con la metà malvagia di se stesso, pensando che la parte buona sia andata distrutta. La mia missione, in qualità di coach, coincide con l’epilogo del romanzo: ritrovare l’altra parte e ricucirne i lembi con un percorso “impegnativo” ma ben mirato.

Perché uso la parola “impegno”? La fine di una storia d’amore – specie quando non dipende da te – ti chiede di assolvere a un compito oneroso: raccogliere l’amore perduto, versarlo in un sacchetto, sigillarlo e riporlo da qualche parte. La separazione in una relazione è senza dubbio tra le esperienze più sconvolgenti e dolorose. Non ti senti mai davvero pronto, nonostante in passato ti sia già capitato di sperimentare e affrontare abbandoni e distacchi.  Anzi, ti sembra di vivere una sensazione nuova nella quale ti riscopri ancora più fragile e vulnerabile di un tempo.

Fine di una relazione: cosa si prova?

Il tuo partner è andato via. Sei solo e non puoi più contare su di lui. Improvvisamente ti sembra tutto così inverosimile. Non esiste al mondo un anestetico capace di sospendere le tue emozioni: il dolore ti scompone. Ti mette in ginocchio.

Non solo il tuo partner è fisicamente scomparso, ma ora ti rimangono ferite, rabbia, dolore, frustrazione, umiliazione  e un senso di vuoto incolmabile. Le notti sono terribili: nel loro silenzio assordante tornano nitide le immagini dei vostri momenti più belli mischiate alle lacrime e ai respiri strozzati. Al risveglio, ti sembra di rivivere da capo lo stesso dolore, come un incubo senza fine: non hai voglia di alzarti dal letto, non hai voglia di lavarti e perfino di mangiare.

Cominci a deperire in poche settimane, cominci a perdere contatti con il mondo esterno e a perdere la tua dignità. Hai la sensazione che il mondo sia finito e che tu sia stato lasciato solo, nella tua miseria. La tua vita, adesso, ti sembra una versione scadente di quella che hai condiviso con il tuo partner.

Come è possibile andare avanti”? Te lo chiedi in continuazione mentre ti sembra di impazzire.

La verità è che non esiste un vademecum certificato da seguire alla lettera per superare la fine dolorosa di una relazione. Non esistono rituali o pozioni magiche. Spesso siamo totalmente impreparati alla varietà di sentimenti che si agitano dentro di noi.

In questo processo di distacco puoi provare:

  • Senso di rifiuto: fai fatica a credere che la relazione sia realmente finita.
  • Rabbia: sei adirato con il tuo partner per aver “rovinato la tua vita”.
  • Paura: sei spaventato dall’intensità dei tuoi sentimenti. Hai il terrore di non poter amare mai più o di non essere più amato.
  • Senso di colpa: ti accusi per ciò che è andato storto. Cominci a pensare che lui ti abbia lasciato per le tue mancanze, mentre continui a ripeterti “Se solo avessi fatto questo… se solo avessi detto così…”
  • Tristezza: sei addolorato per tutto ciò che hai perso nella relazione e per quello che non potrà più essere in futuro, tra sogni e progetti andati in frantumi.
  • Confusione: hai la sensazione di non sapere più cosa fare della tua vita. È tutto così paurosamente incerto.
  • Speranza: inizialmente potresti fantasticare che ci sarà una riconciliazione, che la separazione sia solo temporanea e che il tuo partner tornerà da te, pentito. In un secondo momento, con la guarigione e l’accettazione in atto, potresti sperare in un futuro roseo, senza di lui.

Ora, se tutti questi sentimenti possono sembrare travolgenti, e tremi al sol pensiero di poterli sperimentare nella loro violenza, vorrei rassicurarti dicendoti che si tratta di reazioni normali, anzi imprescindibili al processo di guarigione. Solo in questo modo potrai superare il dolore, andare avanti e impegnarti in altre relazioni.

Come superare la fine di un amore?

C’è un vecchio adagio che dice “il tempo guarisce tutte le ferite”. Questo vale anche per la fine delle relazioni. Al momento ti sembra che non guarirai mai, ma con il tempo tutto acquisisce la sua giusta dimensione mentre i pezzi cominciano pian piano a ricomporsi e a incastrarsi perfettamente con la nuova versione di te stesso.

Quanto tempo ci vuole?

Non ci sono limiti, ma è un’idea sbagliata pensare che coloro che impiegano più tempo del solito siano deboli. Come è sbagliato pensare di “raggirare” il tempo rimbalzando da una relazione all’altra, senza prima aver concluso il processo di guarigione. O, ancora tenendoti necessariamente occupato, buttandoti sul lavoro, bevendo di più, facendo shopping fino allo sfinimento.

Potresti infatti aver bisogno di un sollievo momentaneo per fuggire dal dolore intenso ma, così facendo, non farai altro che restare ancorato al trauma e rallentare la tua “riabilitazione”.

Come posso farcela?

Nel frattempo che il dolore per la fine della tua relazione si estingua, puoi mettere in atto dei comportamenti che ti aiutino a rimetterti in piedi, accelerando il ritorno a una vita più serena.

Ecco alcune idee per iniziare il processo di guarigione.

  • Consenti a te stesso di sentire la tristezza, la rabbia, la paura e il dolore. Piangi pure, dai un pugno al cuscino se necessario, parla a voce alta: sfogati. L’intensità delle emozioni che provi è direttamente proporzionale all’importanza della relazione che hai avuto. Apriti ad esse, ascoltale e poi lasciale andare.
  • Connettiti con gli altri: individua tra i tuoi amici e familiari quelli più empatici da cui ricevere sostegno (non tutti sono in grado di farlo a modo tuo) e non vergognarti di chiedere aiuto: tutti ne abbiamo bisogno. È importante condividere i tuoi pensieri, le tue sensazioni, il modo in cui stai reagendo alla fine della relazione.
  • Cura la tua salute generale: mangia bene, fai esercizio fisico, cerca di riposare abbastanza e riduci l’uso di alcol, fumo, caffeina e droghe per evitare l’ulteriore complicazione dei problemi di dipendenza. A volte ricorriamo a queste sostanze per bloccare il dolore.
  • Coccolati: concediti un bagno rilassante in compagnia di un buon libro, un bicchiere di vino, musica soft e candele. È estremamente terapeutico.
  • Sii paziente con te stesso: non avere alcuna fretta nel prendere decisioni importanti sulla tua vita. Non è il momento di fare programmi a lungo termine. Prenditi il tempo per concederti una pausa e rilassarti.
  • Dai libero sfogo all’estro creativo: disegna, dipingi, suona uno strumento, scrivi poesie o un diario per esprimere i tuoi sentimenti.
  • Approfitta di questo momento di transizione nella tua vita come una buona opportunità per riscoprire te stesso, per valutare le tue priorità e aprirti a nuovi interessi.
  • Cerca in tutti i modi di aiutarti. Se ti senti bloccato in uno schema e incapace di cambiarlo, se la tua reazione alla fine della relazione condiziona negativamente la tua vita, può essere utile ricorrere a una sessione di coaching.

Ma, soprattutto, concediti il tempo necessario per guarire. È importante dedicare del tempo alla disintossicazione dalla relazione terminata prima di entrare in un’altra. Se non affronti il trauma del distacco, porterai lo stesso bagaglio, pieno di problemi e difficoltà, nella tua prossima relazione. Ed è proprio qui che le persone faticano a capire come mai continuino a verificarsi le stesse dinamiche (di questo argomento ne parlerò prossimamente).

Ricorda: è doloroso dire addio a qualcuno che non vogliamo lasciare andare, ma è più doloroso chiedergli di restare quando vuole andarsene.

 

Cosa ne pensi a riguardo? Scrivilo nei commenti. Se desideri approfondire questo argomento, contattami in privato. Sarò lieta di confrontarmi con te.

Se conosci qualcuno che è stato lasciato e soffre per una relazione finita, condividi con lui/lei questo articolo: sicuramente ti ringrazierà.


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